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Terapia cognitiva

La Terapia cognitiva si occupa sia di valutazioni, sia di trattamenti.

In particolare, la valutazione riguarda:

  • l’origine di una performance scolastica insoddisfacente,
  • sia essa dovuta a rendimento scarso o a insufficiente attenzione;
  • la natura di un cattivo adattamento scolastico, nell’ipotesi di deficit intellettivo;
  • i prerequisiti necessari per il passaggio di ciclo scolastico dalla scuola dell’infanzia a quella primaria.

Quanto al trattamento, esso prevede interventi di ri-abilitazione che implementino le funzioni carenti per:

  • bambini, ragazzi e giovani adulti con Diagnosi Disturbo Specifico dell’Apprendimento Scolastico (Dislessia, Disortografia, Disgrafia, Discalculia, Disturbo di tipo Non Verbale);
  • bambini, ragazzi e giovani adulti con Difficoltà Scolastiche Aspecifiche;
  • bambini e ragazzi con Diagnosi di Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività.

Metodologie impiegate:

  • training di tipo sublessicale per le prime fasi di apprendimento della lettura e della scrittura o, in casi di severa compromissione, anche successivamente;
  • metodo Bakker (ciclo di 32 sedute; applicabile a partire dagli 8 anni d’età);
  • training di implementazione delle capacità di comprensione del testo scritto, attraverso l’individuazione sia di aspetti più generali per coglierne il senso, sia attraverso un lavoro più astratto sulle inferenze;
  • impostazione di un metodo di studio metacognitivo, multimediale e compensativo ad hoc per il soggetto con DSA a seconda della fascia di età e scolastica a cui appartiene, contemplando tutte le compensazioni informatiche più adeguate per favorire il successo formativo del minore (app per tablet, penna Live Scribe, action videogames ecc.);
  • training di tipo autoregolativo dell’attenzione;
  • potenziamento cognitivo per i minori con difficoltà intellettive generali.

Chi coinvolge:

  • il minore destinatario dell’intervento;
  • per alcuni trattamenti (compensativi informatici e alcune sedute del metodo di studio), il genitore, sia per le decisioni economiche inerenti l’acquisto di alcuni strumenti, sia per generalizzare anche nello studio domestico quanto appreso in terapia;
  • gli insegnanti, con cui gli operatori mirano a mantenere un filo diretto.
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